Coronavirus – ​Fase 2: ripartono i Matrimoni. Anche in queste occasioni, ci sarà da rispettare un rigido protocollo di sicurezza. Le disposizioni variano da regione a regione, ma ecco quali sono già partite e quali sono le regole generali che dovremo seguire.

In Italia, il settore dei matrimoni vale oltre 15 miliardi di euro e si stima che banchetti e catering fatturino intorno ai 65,5 miliardi all’anno (stime Anbc). Ma per quest’anno, segnato dall’emergenza Coronavirus, tutto il settore è entrato in crisi.

Finalmente, il settore dei matrimoni è in ripresa, con la Campania a fare da apripista, seguita subito dopo dalla Puglia. In entrambe le regioni, il settore wedding registra un indotto economico enorme, tra location, catering, fotografi, regali, bomboniere, parrucchieri ecc.
Da qualche giorno, infatti, sono ripartiti i riti civili a Napoli, nelle sale delle Municipalità, e a Bari, qualche giorno dopo, rispettando le regole emesse dal Comune.

Via libera ai matrimoni in chiesa

L’accordo siglato il 7 maggio scorso, tra il Governo Conte e la Conferenza episcopale italiana, aveva portato alla ripresa delle funzioni religiose dal 18 maggio, con un numero limitato di partecipanti. Oggi, i professionisti del mondo wedding chiedono che vengano riprese le funzioni anche di domenica. Nel frattemlo, la Conferenza episcopale campana, ha dato il via libera a matrimoni e battesimi in chiesa, con un numero limitato di partecipanti, ma ancora nessuno ha detto “sì” davanti al sacerdote, dopo il covid19.

Campania: la ripresa è prevista per metà giugno

Vincenzo De Luca ha rassicurato i rappresentanti del settore wedding, i quali temono possibili ritardi e difficoltà. Il governatore campano ha dichiarato, infatti, che lavorerà per arrivare a una ripresa nella prossima metà del mese di giugno. «Serve subito un protocollo – avverte Stefano Sgueglia, leader di Assocastelli, l’associazione delle dimore storiche ma anche alberghi dediti alle nozze – il 15 giugno è tardi, per organizzare un matrimonio ci vuole almeno un mese. Noi siamo già pronti con il distanziamento dei tavoli e possiamo dividere in due giorni i matrimoni affollati: se hai 200 ospiti farai un giorno la cerimonia con 100 parenti e il giorno dopo con 100 amici».

Matrimoni e Coronavirus: le regole da seguire

  • La Puglia prevede che ospiti, testimoni, fotografi e tutti i partecipanti all’evento, indossino la mascherina, mentre gli sposi possono, invece, evitarne l’utlilizzo durante la cerimonia, tenendosi a due metri di distanza dal celebrante.
  • Tutti, sposi, funzionario e partecipanti, devono essere sottoposti a misurazione della temperatura e all’igienizzazione delle mani.
  • Gli spazi, inoltre, dovranno essere riorganizzati, in modo da assicurare la distanza di sicurezza dei posti a sedere e quindi, tra i partecipanti.
  • Infine, se non sarà possibile assicurare la giusta distanza tra gli sposi e il celebrante, si potrà dotare la postazione di divisori in plexiglass.

Il primo matrimonio post Coronavirus

C’è chi opta per nozze low cost e chi ha rimandato il proprio matrimonio al 2021. In ogni caso, lo scorso 23 maggio, a San Giovanni Rotondo, si è celebrato il primo matrimonio post Coronavirus. Nonostante le restrizioni imposte dalla pandemia, Alberto e Elena che convivevano ormai da 10 anni, non hanno rinunciato al loro lieto fine. Così, la coppia romana è diventata ufficialmente la prima coppia a sposarsi, dopo l’emergenza Coronavirus.

La celebrazione del rito si è svolta a porte chiuse, in sicurezza e con la mascherina, ma non sono mancati allestimenti floreali e musica. Le restrizioni della pandemia hanno impedito gli spostamenti da fuori regione, ma un grande aiuto che è arrivato anche dalla tecnologia. Gli invitati, circa 300 persone, hanno potuto partecipare alla gioia dei due neosposi, pur restando nelle proprie abitazioni, attraverso una diretta streaming! Il fatidico “sì” di questa coppia resterà un matrimonio da ricordare, in tutti i sensi.

Buona fortuna a tutti i futuri sposi e spose, che ci stanno leggendo!

Foto copertina di cottonbro