Argomento domande sposi: la domanda sui figli, quella su quanto è costato l’intero matrimonio, sui motivi… Sono tante le domande fastidiose, che potrebbe capitarvi di sentire, proprio durante il giorno delle nozze. Ecco come affrontare, con garbo ed eleganza, alcune situazioni spiacevoli, senza lasciare che vi rovinino la festa.

Vi state per sposare, avete dato l’annuncio ufficiale in famiglia e agli amici, ora vi state accingendo a distribuire le partecipazioni. Bene, preparatevi: da qui in poi, sarà un tripudio di domande, alcune legittime (chi vi chiederà – soprattutto donne! – se c’è un dress code, un colore, da seguire; altri vi segnaleranno le intolleranze o allergie alimentari; altri ancora si informeranno sulla lista nozze); altre saranno davvero fuori luogo, inopportune, insolenti… insomma, da evitare!

Volete un assaggio di cosa potrebbero chiedervi, prima, ma soprattutto durante le nozze? Vi segnaliamo qui alcuni esempi, almeno se arriverete preparati, abbasserete le probabilità di inalberarvi. Altrimenti, quel giorno delegate mamma o testimone o wedding planner, per rispondere al posto vostro: voi concentratevi solo sul vostro giorno felice!

7 domande da non fare mai agli sposi

1. “Perché X non è stato invitato?”

Al posto della X potete mettere chiunque sia per voi innominabile: la ex di vostro marito, il vostro ex migliore amico, la cugina con cui avete litigato furiosamente… Chi vi chiederà come mai questa persona X non sia è stata invitata, sa esattamente in che rapporti siete con questa persona, quindi potrebbe dedurre da sè la risposta… Ma statene certi, qualcuno comunque ve lo chiederà.
Per tutta risposta, chiosate con un laconico: “Non poteva venire” oppure se volete dire la verità: “Per noi è un giorno felice, la sua presenza non era gradita”. La festa è vostra e, giustamente, gli invitati non devono guastarla.

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Foto di Kanishka M Gunathunga

2. “Vi sposate, perché aspettate un bambino?”

Queste domande di solito vengono fatte prima delle nozze e provengono dalla zietta che ormai non sperava più di vedervi coniugata oppure dalla cugina inacidita. In ogni caso, trovandovi felicemente fidanzate, a un certo punto la domanda a loro sorge spontanea. Rispondete la verità: che vi sposate, perché siete una famiglia e vi amate. Tutto il resto poco conta.
In ogni caso, se il pargolo fosse davvero in arrivo, ecco come organizzare un matrimonio mentre siete in dolce attesa.

3. “Ma quanto vi è costato? Chi ha pagato?”

Parlare di soldi non è inopportuno tout court, ma lo diventa, se si sferrano queste domande nelle occasioni sbagliate. Per intenderci, se ve lo chiede la vostra migliore amica, per sapere come avete gestito le finanze, visto che anche lei deve sposarsi l’anno prossimo, è un conto. Se invece, è pura e morbosa curiosità, formulata sotto forma di domanda acida, assume quasi una sfumatura di critica.
Se vi capitasse, sentitevi liberi di ignorare la domanda o di rispondere: “non sono cose di cui parlare adesso”. Se vi hanno indisposti, è meglio farglielo capire chiaramente, piuttosto che incoraggiarli a proseguire con le domande fuori luogo.

4. “Posso portare i bambini? Posso venire con il mio nuovo ragazzo?”

Se alla vostra festa di matrimonio non gradite la presenza di bambini, e siete assolutamente sicure riguardo l’argomento, non fatevi problemi a segnalarlo o a ribadirlo. L’amica insistente troverà a chi lasciare i figli oppure non verrà, ma non dovete essere voi a indietreggiare sulle vostre posizioni. Se doveste cambiare idea, leggete qui i consigli su come organizzare un matrimonio a misura di bambini.
Infine, lo stesso discorso per l’amica che cambia un fidanzato al mese: se il suo +1 attuale nemmeno lo conoscete, non fatevi remore nel farle capire che è meglio che venga da sola.

regole di bon ton per gli invitati
Foto di Duané Viljoen

5. “Allora, quando ce lo fate un bel bambino?”

Anche in questo caso, ipotizziamo che la domanda possa provenire dalle nonne oppure dalla zietta attempata, cosa che vi potrebbe portare a essere più indulgenti. Perché se la domanda provenisse da una coetanea, allora vi autorizzeremmo a incenerirla con lo sguardo. Chiedere a una coppia quando intende fare un figlio, soprattutto nel giorno delle nozze, è assolutamente da condannare: nessuno può sapere tranne loro se ci stanno già provando, se non possono averne, se vogliono averne e quando. Con le nonne, si può portare pazienza e rispondere con un laconico “Presto”; con amiche e cugine, è più elegante non rispondere, per evitare di essere scortesi.

6. “Perchè in comune? Perchè in chiesa?”

A questo proposito: se i vostri invitati vi conoscono da uno, dieci, vent’anni… e non vi hanno MAI visti o sentiti andare a messa, ecco che hanno già risposta alla loro domanda. Se non siete credenti, non siete costretti a sposarvi in Chiesa solo perché “così vuole la mamma” o perché “in Chiesa è più suggestivo”. Non avrebbe senso celebrare la vostra unione davanti un prete, che vi spiega il senso più profondo delmatrimonio, attraverso parabole di una religione, che non praticate da anni e che nemmeno vi interessa.
Lo stesso discorso vale al contrario. Se desiderate da sempre sposarvi in chiesa e credete fortemente in questo rito, non permettete a nessuno di sminuire le vostre credenze.

7. “Ma tu lo sai, all’università…”

Quest’ultima non fa parte del gruppo “domande sposi”, ma ci teniamo a metterla nell’elenco delle cose che non si dovrebbero dire, ma che potreste dover sentire. Si sa, in vino veritas e ai matrimoni ci sono spesso quegli invitati che non si trattengono. Quindi, potrebbero succedere episodi come questo, dove amici di vecchia data riesumano scheletri, che forse facevano meglio a lasciare nell’armadio.
Non prendetevela: ciò che ha fatto vostro marito/moglie più di dieci anni fa, non ha più importanza ormai. Sta sposando voi, perché vi ama e non conta nient’altro.

Foto copertina di Nikhil Singh