Sicuramente, sarà capitata anche a voi di aver letto, negli inviti ai matrimoni che avete ricevuto, la famosa sigla “RSVP”. Cosa significa questa sigla, che, solitamente, troviamo in fondo ad un invito, da cui ci si aspetta una risposta? E quando e come si usa?

RSVP: COSA SIGNIFICA, A COSA SERVE E DA DOVE ARRIVA

Cosa significa?
RSVP è l’acronimo francese “Répondez s’il vous plaît”, che in italiano significa “Si prega di rispondere” o, più formalmente, “È gradita gentile conferma”.

Cos’è?
Rappresenta un modo formale e cortese, per concludere un invito matrimoni o altri eventi, da cui ci si aspetta una risposta di partecipazione, da parte del destinatario.

A cosa serve?
Serve per permettere all’invitato di confermare o declinare l’invito all’evento.

Quando la utilizziamo?
Quando è necessario avere conferma del numero effettivo di invitati che saranno presenti, come ad esempio nei matrimoni, dove si deve dare il numero preciso ad alcuni fornitori o si vuole preparare adeguatamente giochi o sorprese.

Dato che la frase “È gradita gentile conferma” è un pò lunga, viene comunemente utilizzato l’acronimo francese RSVP, breve, immediato e semplice da comunicare.
L’utilizzo della sigla RSVP, infatti, è molto diffuso nella lingua inglese, che ama accogliere prestiti dal francese e se ne è appropriata, inserendola nel suo vocabolario. La lingua italiana, invece, l’ha impiegata, inizialmente, solo in contesti aristocratici, dopodichè, l’acronimo si è diffuso anche ad altri ambiti meno formali.

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Foto di Olya Kobruseva

LA CARTOLINA RSVP

Dato che lo scopo è quello di ricevere una risposta dai vostri invitati, il modo più veloce per ottenerla è, sicuramente, quello di inviare un messaggio o fare una telefonata. Attenti però a non avvertire con troppo poco anticipo: il tempo giusto va da un mese a due settimane.

Se, però, preferite fare come “come si faceva una volta”, potete creare un biglietto o una cartolina RSVP, da fare recapitare ai vostri invitati, tramite posta. La posta tradizionale è meno pratica, ma più elegante e tradizionale, mentre la posta elettronica è più indicata se avete molti invitati che vivono lontano, per i destination wedding e se volete un maggior controllo sull’organizzazione.

Ovviamente, oltre a chiedere all’invitato di confermare o meno la sua presenza, con questa cartolina potrete raccogliere informazioni utili dai partecipanti, come, ad. es., se ci sono bambini, se qualcuno ha particolari esigenze/intolleranze alimentari.
Sulla cartolina RSVP scrivete anche la data, entro cui l’invitato deve farvi sapere se parteciperà o meno.
Infine, prevedete anche uno spazio libero, per un messaggio o una nota da parte dei vostri invitati, poichè ci sarà sempre qualche esigenza particolare, che non avrete preso in considerazione.

NB: Esistono anche tools online, carini e pratici, per raccogliere le partecipazioni comodamente. In questo caso, non dimenticatevi di tutti quegli invitati, che non hanno familiarità con internet e le applicazioni online. Loro è sempre meglio che li contattiate di persona.

I SAVE THE DATE

Oggi, al fine di ricordare la data del matrimonio, esistono anche i Save the Date, divenuti popolarissimi. Questi, però, vengono spediti o dati a mano un pò prima delle RSVP, che, invece, vanno date solamente sotto data.

COME INSERIRE L’RSVP NELL’INVITO

Se invece della cartolina, avete deciso di inserire la sigla RSVP nel vostro invito, ecco alcuni accorgimenti da seguire:

  • Inserite la sigla in fondo all’invito, ma non nascosta: deve vedersi, affinchè non venga ignorata;
  • Non scrivete “Si prega di RSVP”: la sigla RSVP è già una formula cortese, che include tutto ciò che c’è da dire, senza aggiungere altre ripetizioni;
  • Indicare una data, entro cui l’ospite deve dare la propria conferma/disdetta, è sempre meglio;
  • Non è obbligatoria: se avete il timore che non tutti comprendano la sigla RSVP, meglio inserire il corrispettivo italiano “È gradita gentile conferma”, da utilizzare soltanto se è necessario conoscere in anticipo il numero dei partecipanti all’evento.
  • Maiuscolo o minuscolo? Non fa differenza.
  • Secondo il galateo delle partecipazioni di nozze, l’RSVP non va mai abbinata alla partecipazione, ma solo ed esclusivamente all’invito al ricevimento.

COME RISPONDERE AD UNA RSVP

La regola è una: ad un invito è buona norma rispondere, qualsiasi esso sia, non ci sono eccezioni. Dunque, se qualcuno non lo fa, siete liberi di interpretare il suo silenzio come un rifiuto, anche piuttosto sgarbato.

IN CHE MODO DARE CONFERMA.
Dipende da come avete ricevuto l’invito RSVP. Se lo avete ricevuto tramite messaggio, dovete rispondere al messaggio, stessa cosa se l’invito vi è arrivato tramite mail o altri canali telematici. Se, invece, vi è arrivata tramite posta tradizionale, dovete rimandare la cartolina agli sposi, sempre tramite posta tradizionale.
Sicuramente, ad oggi, la tecnologia ci viene incontro e la comunicazione è diventata più rapida. Pertanto, è più comune ricevere la richiesta via mail o via messaggio, non più via lettera.

RISPONDERE NEI TEMPI APPROPRIATI
Questo è importante, soprattutto se è stata indicata entro cui fornire la risposta. Una volta presa una decisione, rispondete per tempo, in modo da dare agli sposi un preavviso sufficiente, in merito alla tua partecipazione.

COME ACCETTARE o DECLINARE
La risposta deve riflettere il tono dell’evento. Per un evento formale, è necessario usare un tono appropriato. Per accettare l’invito, potete scrivere ad esempio: “La famiglia Bianchi accetta l’invito al matrimonio di Giorgia e Luca”.
Per declinare in modo formale, potete scrivere “La famiglia Bianchi, con immenso dispiacere, non potrà partecipare al matrimonio di Giorgia e Luca”.

COME CONCLUDERE
Concludete il messaggio, scegliendo un saluto formale o informale, appropriato all’evento. Per la firma, scrivete il nome di tutti gli invitati e il cognome dopo l’ultimo nome o, in alternativa, potete abbreviare firmandovi semplicemente come “La famiglia Bianchi”.

SE CI SONO CAMBI DI PROGRAMMA
Può capitare, che abbiate la necessità di cambiare risposta. Inviate un secondo messaggio agli sposi, per comunicare loro i vostri cambi di programma. 

Speriamo che quest’articolo possa esservi stato utile, a presto!

Foto di Tara Winstead