Prima di dirvi sì ufficialmente, siete tenuti a manifestare il vostro consenso alle nozze, con la promessa di matrimonio. In cosa consiste? E come ci si deve vestire? Ecco qualche consiglio!

Mancano pochi mesi al grande sì. È quasi tutto pronto: location per il ricevimento prenotata, chiesa bloccata, vestito da sposa scelto, catering avviato… Insomma, siete a buon punto. Ora potete concentrarvi sulla promessa di matrimonio, uno step necessario per potersi sposare, ma che già vi procura ansia: come vestirvi? Dove festeggiare dopo?
Innanzitutto, sapete in cosa consiste la promessa? Ecco un piccolo vademecum su che cosa si tratta, cosa comporta e poi alcuni consigli pratici su che outfit scegliere, per vivere al meglio un momento così importante.

In cosa consiste la promessa di matrimonio?

La promessa di matrimonio è un atto da effettuarsi nel Comune, dove uno (o entrambi) i futuri sposi sono residenti. Si tratta della firma di entrambi i nubendi, posta davanti a un testimone, e dura 180 giorni, ovvero 6 mesi. Quest’atto non è vincolante, in quanto non obbliga a contrarre il matrimonio religioso o civile, ma è comunque necessario, per avere in regola tutti i permessi per sposarsi. Pur non implicando alcuna responsabilità legale dei fidanzati, in caso non facesse seguito il matrimonio, la promessa di matrimonio è comunque regolata dagli articoli 79, 80 e 81 del Codice Civile. Questi prevedono che, nel caso in cui il matrimonio saltasse, i fidanzati sarebbero tenuti a restituire i regali ricevuti, al risarcimento della controparte, rispetto alle spese fatte in vista dell’evento, nonchè al risarcimento dei danni morali.

Come si svolge?

Circa 3 mesi prima della data del matrimonio, i due futuri sposi devono recarsi presso l’Ufficio di Stato Civile del Comune, provvisti di un documento di identità valido. Se uno dei due non può essere presente, si può rilasciare una delega a un terzo, a patto che sia in possesso del documento d’identità del contraente non presente. I due contraenti dovranno firmare il foglio delle pubblicazioni, davanti a un ufficiale di Stato Civile, che ne attesta la validità. L’ufficiale può essere il Sindaco, ma anche un assessore, un dipendente comunale o addirittura un parente o un amico, abilitato al ruolo dai funzionari del Comune di appartenenza.
Dopo la firma, le pubblicazioni verranno affisse nell’albo pretorio dei Comuni di residenza e in chiesa (in caso di matrimonio religioso), per un periodo di 10 giorni. Se in questi 10 giorni nessuno presenta obiezioni contro la celebrazione del matrimonio, gli sposi otterranno il permesso per celebrare sia il rito civile, che quello religioso (eventualmente).

Come vestirsi per la promessa di matrimonio?

Ricordate: la promessa non è il matrimonio stesso. Il vestito da sposa e il tight riservateli al gran giorno; per la promessa, l’outfit suggerito è elegante, sì, ma non sopra le righe.
Per lui, sì a un paio di pantaloni eleganti, una camicia e un cardigan abbottonato (siete più da giacca? Indossate pure un completo, allora!). Per voi sposine invece, dipende dal momento della giornata scelto:

  • Se la promessa si svolge di mattina, potete scegliere un tailleur giacca-gonna o anche giacca-pantaloni, in colori pastello (nero o blu diventerebbe davvero troppo serioso e formale!). Se amate i tubini, qui è ammesso anche il classico nero, mai fuori luogo. Ai piedi, un paio di décolleté o di kitten heel, da coordinare alla pochette.
  • Se la promessa si svolge di pomeriggio, vanno bene anche gli abiti da cocktail, ma non lunghi: questi sono solo per le cerimonie formali o di gala. Per la tinta, vanno bene tutti i colori, basta che non esageriate con lustrini e paillettes. Anche in questo caso, ai piedi sono concessi sia il tacco 12, sia le ballerine, nel caso in cui i tacchi alti non facciano per voi.

Per trucco e acconciatura, scegliete una soluzione naturale. Un semi raccolto o una coda di cavallo sono opzioni semplici e mai banali. Per il trucco, sì al nude, con un tocco di gloss, che doni luce alle labbra e un filo di rimmel, per valorizzare gli occhi.Il pranzo della promessa di matrimonio

Un tempo, la promessa di matrimonio era anche l’occasione di ufficializzare il fidanzamento, con il dono dell’anello da parte di lui, alla futura moglie. Quindi, secondo tradizione, toccava alla famiglia dello sposo organizzare e finanziare il pranzo della promessa.
Oggi, l’intenzione di sposarsi viene manifestata ancora prima di cominciare con l’organizzazione del matrimonio (con la proposta di matrimonio) ed è generalmente un evento che riguarda esclusivamente i due futuri sposi, prima, e le famiglie, poi. Di conseguenza, alla promessa di matrimonio possono seguire un pranzo o una cena, ma informali, in un ristorante non necessariamente di lusso, la cui spesa viene suddivisa tra i due sposi o le famiglie. In ogni caso, gli sposi possono anche decidere di non festeggiare la promessa, ma di attendere semplicemente il grande giorno.

Foto copertina di Valeriia Miller