Avete deciso di sposarvi, ma non lo farete in chiesa, bensì in Comune. Anche il matrimonio civile ha le sue regole di bon ton, lo sapevate? Ma cosa dice il Galateo del Matrimonio Civile? Quali indicazioni bisogna seguire? Vediamolo insieme!
Prima di tutto, sfatiamo una diceria comune, cioè che quello civile, sia un matrimonio “di serie B”. Abbiamo visto spesso persone incappare nell’errore di pensare che l’unione civile, per la sua velocità e snellezza, sia meno ufficiale di quella religiosa, e che, quindi, non vi sia un galateo da seguire. Sbagliato.
La sostanziale differenza è che il matrimonio religioso è soggetto ai presupposti, propri del suo essere un sacramento (infatti, non ci si può sposare due volte con rito religioso), ma gli effetti del matrimonio religioso sono comunque uguali a quelli del matrimonio civile. Pertanto, anche i matrimoni civili hanno un galateo da seguire.
Iniziamo dagli inviti: scegliere quelli giusti è importante, poiché l’invito rappresenta una piccola anticipazione del vostro matrimonio. Sappiate, dunque, che esiste un vero e proprio galateo delle partecipazioni di nozze, su cosa scrivere e quale stile tenere, su quando e come consegnarle agli invitati e via dicendo. In questo caso, ad esempio, il bon ton predilige la consegna brevi mani, ove possibile. Inoltre, le partecipazioni andrebbero spedite o consegnate circa 3 mesi prima della data del matrimonio, in modo che arrivino agli invitati per tempo, soprattutto se la celebrazione delle nozze avviene in una data prossima a periodi di ferie.
Mentre lo sposo non ha grossi problemi nel vestirsi – il classico completo andrà più che bene, nella cerimonia religiosa così come in quella civile – la sposa ha qualche indicazione in più da seguire. Nel galateo del matrimonio civile, la parola d’ordine è sempre “sobrietà”, da unire all’eleganza.
Sì al classico tailleur, gonna o anche pantaloni, e al tubino, evergreen che non tramonta mai. Sì anche all’abito nuziale classico, da principessa, se non volete rinunciare al sogno di una vita. Attenzione: scegliete l’abito lungo solo se la cerimonia si svolge nel pomeriggio; per il corto, invece, potete sbizzarrirvi, con modelli a palloncino o con gonna ruota e scollature più evidenti, senza ovviamente stonare con la solennità dell’evento.
Una volta, se si trattava di seconde nozze, secondo il galateo del matrimonio civile, era sconsigliato il bianco come colore dell’abito, proprio per rispettarne il significato di candore e purezza che rappresenta. Erano anche da evitare quei i modelli ricchi e pomposi, da principessa, che venivano associati alle prime nozze. Al giorno d’oggi non è più cosi. Via libera alla fantasia, alla libertà d’espressione: che ogni sposa, nel giorno più importante, si senta sposa nell’abito che preferisce!
Duole dirlo, ma il galateo del matrimonio civile dice NO al velo, in municipio. Il velo è riservato solo alle cerimonie in chiesa. Se non vi piace l’idea di avere il capo scoperto, potete indossare un cappellino o una veletta, anche di colori vistosi e di forme strane, sempre in tono con l’abito.
Come acconciatura, potete optare per il classico chignon, sempre elegante e sofisticato, oppure per un raccolto morbido sulla nuca, ben indicato se avete i capelli ricci.
Il galateo del matrimonio civile prevede che la sposa abbia le mani libere, così da reggere unicamente il bouquet. Se non volete fare a meno della borsetta, scegliete una piccola pochette, intonata all’abito.
Capitolo scarpe: che siano open toe, décolleté oppure ballerine, l’importante è che siano abbinate al colore dell’abito e che voi siate a vostro agio, portandole. No assoluto a stivali e stivaletti.
Il codice civile e le normative, in materia di unione civile, regolano la forma con cui deve avvenire il matrimonio, stabilendo anche il numero dei testimoni. Sia nel matrimonio che nell’unione civile, i testimoni devono essere due (maggiorenni), né di meno, né di più. La celebrazione avviene nella Casa Comunale, in una sala aperta al pubblico, nel comune in cui è stata fatta la richiesta di pubblicazioni.
Anche nel matrimonio civile, secondo la tradizione, la sposa viene accompagnata dal padre, sottobraccio, sino al tavolo del comune. Il padre cede, poi, la mano della figlia allo sposo, in piedi accanto al tavolo. Ad attendere gli sposi, vi è l’ufficiale dello stato civile (quale il Sindaco o un suo delegato nella casa comunale), investito del ruolo di celebrante.
Secondo il galateo del matrimonio civile, gli sposi devono arrivare puntuali in Municipio, non sono ammessi ritardi.
Il celebrante legge gli articoli 143-144-147 del Codice Civile; gli sposi si scambiano gli anelli, appongono le firme e si apprestano a uscire dalla sala, sulle note della marcia nuziale o della musica scelta. In tutto, il rito dura circa una ventina di minuti.
Nei matrimoni civili, sono sempre più in voga le letture laiche, al fine di personalizzare e rendere ancora più solenne la cerimonia. In questo caso, è fondamentale organizzare una scaletta delle letture, concordata con l’Ufficiale di Stato civile.
Nel matrimonio civile, il galateo non impone una divisione tra gli invitati, i quali possono liberamente disporsi a caso, durante la funzione. Cari invitati, fate attenzione al look. Mentre nella cerimonia religiosa è più semplice distinguersi dalla sposa, per via dell’abito di lei che non lascia spazio a fraintendimenti, durante la cerimonia civile è più difficile.
La sposa infatti, potrebbe non optare per il classico abito bianco e sontuoso, ma per un’alternativa più sbarazzina e informale. A quel punto, non resta altro da fare che informarsi preventivamente, per sapere quale sarà l’outfit della sposa e agire di conseguenza.
Il galateo del matrimonio civile dice sì al bouquet, che resta l’accessorio più importante per la sposa. Non ci sono indicazioni particolari a riguardo, pertanto potete scegliere il tipo di fiori, colori e forma che preferite, per il vostro bouquet. Anche per decorare la sala, il galateo non da particolari indicazioni: sono accettate tutte le qualità di fiori, anche dai colori vistosi, ma è sconsigliata la gypsophila, più adatta a una cerimonia religiosa.
La musica non è un affare riservato unicamente alla cerimonia religiosa. Ogni matrimonio merita un accompagnamento musicale, studiato ad hoc. Quartetto d’archi, violino, pianoforte, voce solista: tante sono le possibilità. Ricordate solo, che la durata della cerimonia civile è nettamente inferiore rispetto alle nozze in chiesa. Scegliete pochi brani, incisivi o particolarmente significativi, che ricordino momenti belli della vostra storia.
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