A differenza di com’era stato previsto inizialmente, il Bonus Matrimonio 2022 è rivolto alle sole aziende e non alle coppie. Andiamo a vedere nel dettaglio di cosa si tratta.
La pandemia da Covid-19, insieme alla conseguente crisi finanziaria, ha messo a dura prova diversi settori e quello dei matrimoni non fa eccezione, anzi, è stato, senza dubbio, uno dei più colpiti.
Secondo l’Istat, infatti, nel 2020 sono stati celebrati ben 97mila matrimoni in meno, rispetto al 2019, proprio a causa della pandemia di Covid-19 e delle conseguenti restrizioni. Molti sposi hanno, infatti, dovuto rimandare le nozze a data da destinarsi.
Per questo motivo, molti attendevano con ansia il contributo statale del Bonus Matrimonio 2022 (bonus che viene rilasciato ogni anno alle coppie di sposi), con la speranza di rilanciare il settore del wedding, pesantemente colpito dalla crisi causata dalla pandemia.
La proposta iniziale, presentata alla Camera ed al Senato, prevedeva un contributo sia per le aziende, che per gli sposi, così diviso:
Tuttavia, con il Decreto Sostegni Bis (convertito poi in legge 23 luglio 2021 n.106), la Commissione Bilancio ha cancellato metà dell’emendamento sul Bonus Matrimonio 2022, stanziando contributi da destinare esclusivamente alle imprese del settore wedding.
Una brutta notizia, per tutte le coppie che avrebbero voluto convolare a nozze l’anno venturo.
Si tratta di un incentivo a fondo perduto, finanziato con 60 milioni di euro, pari al 30% della differenza tra le perdite registrate nel 2020 e il calo del 2019.
L’obiettivo del Bonus Matrimonio 2022 è quello di aiutare le aziende a ripartire, attraverso un fondo perduto pari al 30% della propria perdita, mettendo a confronto i dati del 2019 e del 2020.
Le attività nate nel 2019, invece, potranno usufruire di un contributo fisso, pari a 5000 euro.
Speriamo che ciò possa ridare vita, ad un settore importante, fortemente in crisi.
Il Bonus Matrimonio 2022 spetta a tutti gli organizzatori di cerimonie, come i wedding planner, gli operatori del settore dell’intrattenimento, i ristoranti, i catering e hotellerie, che si occupano di questa tipologia di eventi e che sono registrate con un codice ATECO, legato al settore di riferimento.
Per richiedere il Bonus Matrimonio 2022, le aziende dovranno presentare un’autocertificazione, attestante il calo di fatturato nel periodo di riferimento (differenza tra il calo del fatturato 2020 e 2019), che verrà sottoposta ai controlli dell’Agenzia delle Entrate. Sulla documentazione dev’essere indicato anche il codice ATECO di appartenenza.
Per le coppie di sposi, come aiuto economico, resta valido l’Assegno di Congedo Matrimoniale INPS.
Tale assegno può essere richiesto da operai, apprendisti, lavoratori a domicilio, marittimi di bassa forza e dipendenti di aziende (industrie, artigiane e cooperative) che rispettano i seguenti requisiti:
L’assegno non è previsto, invece, per chi contrae il solo matrimonio religioso e per i dipendenti di settori non previsti dai requisiti.
La somma dell’assegno viene calcolata nel seguente modo, a seconda del lavoratore, ed è cumulabile con l’indennità INAIL:
Le modalità di richiesta dell’Assegno di Congedo Matrimoniale variano in base al tipo di lavoratore:
L’assegno viene erogato tramite bonifico, presso ufficio postale o direttamente sul conto corrente del richiedente, all’IBAN indicato nella richiesta.
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