Cos’è il Matrimonio simbolico? Se avete sempre sognato un matrimonio super romantico, libero da convenzioni, dove i veri protagonisti siete solo voi due, il rito simbolico può fare al caso vostro.
Vi immaginatevi voi due soli, su una spiaggia dalla sabbia bianca, con le onde del mare cristallino a lambirvi i piedi? O di trovarvi nel mezzo di un bosco fatato, con un arco di fiori bianchi, con solo i suoni della natura intorno? E davanti a voi un’unica persona, investita del ruolo di celebrante. Ebbene, tutto ciò non è solo un sogno, ma una possibilità: quella di sposarsi con rito simbolico.
Il matrimonio simbolico, come dice il nome stesso, è appunto un simbolo, che rappresenta la volontà di suggellare un’unione, con un rituale che non ha alcun valore civile, né giuridico, a differenza del rito religioso e civile.
Il rito religioso si celebra generalmente solo in chiesa (difficilmente la Curia lo permette al di fuori dei luoghi consacrati) e che, tramite la lettura degli articoli del Codice Civile alla fine della cerimonia, ha anche valore civile. Il matrimonio civile può essere celebrato solo nei luoghi autorizzati dallo Stato (municipio, ville o giardini) da un celebrante abilitato.
Il matrimonio simbolico, invece, non ha vincoli né restrizioni: è una cerimonia ad alto tasso di romanticismo, scelta da quelle coppie a cui magari non interessa firmare un contratto, ma solo dare testimonianza del proprio amore attraverso un rito.
Ecco alcuni suggerimenti, per organizzare un matrimonio simbolico, aperto a diverse possibilità, in cui dar vita proprio alla cerimonia, che avete sempre sognato.
Non essendoci vincoli, potete organizzarlo dove volete: in riva al mare, in mezzo a un giardino, in un granaio, in mezzo a un bosco, persino in casa vostra. Unico accorgimento: chiedete sempre permessi e autorizzazioni, anche per i luoghi pubblici. Non vorreste mai, che un vigile venga a interrompere la vostra cerimonia sulla spiaggia, anche se pubblica, chiedendovi se siete in regola con i permessi!
La cerimonia richiede che vi siano i due sposi e un celebrante, i testimoni non sono necessari. Il celebrante può essere chiunque: un amico, un parente, anche uno sciamano… purché sia una persona importante per voi, che dia un valore aggiunto al gesto.
I motivi possono essere molteplici. Da sempre sognate una fuga romantica per sposarvi ai Caraibi? Laggiù farete una cerimonia simbolica, ma se desiderate che abbia anche valore civile, allora dovrete poi passare dal vostro Comune di residenza e firmare tutti i documenti. Vorreste sposarvi in quel parco che amate sin da bambina, ma non è un luogo abilitato nemmeno per il rito civile? Allora potete procedere con una cerimonia simbolica. Molti sposi le scelgono come festeggiamente, a seguito del matrimonio civile svolto in comune, così che la loro unione abbia anche valore legale.
Infine, non credete nel matrimonio religioso, ma nemmeno nel firmare un contratto, ma desiderate comunque celebrare il vostro amore, con un rito? Ecco le nozze simboliche!
Come si celebra un matrimonio simbolico? Esistono diversi riti tra cui scegliere, indicato anche per coloro che desiderano rinnovare le promesse di matrimonio. Ecco i principali.
Entrambi gli sposi reggono la propria candela accesa e poi insieme, ne accendono una più grande, che porteranno a casa, come simbolo di due fuochi che alimentano l’amore coniugale.
Gli sposi versano in un recipiente comune delle sabbie di due colori diversi, simbolo di come due identità ne formino una sola. Il vaso comune rimane come ricordo da portare a casa.
Un rito molto toccante: gli anelli, contenuti in un sacchetto, vengono fatti passare di mano in mano tra gli invitati, di modo che ciascuno possa passare le proprie energie positive agli sposi, unite ai loro auguri. Alla fine, gli anelli giungono agli sposi, pronti per essere infilati ai reciproci anulari.
In molti Paesi del Nord Europa, così come negli Stati Uniti e nel Regno Unito, questo rito è legale. Consiste nel legare ai polsi dei due innamorati dai 4 ai 13 nastri colorati, a simboleggiare la protezione dei quattro elementi naturali, aria, acqua, fuoco e terra) sulla loro unione fisica e spirituale.
Questo rito si basa sull’unione degli sposi mediante i quattro elementi naturali – il fuoco, l’acqua, l’aria e la terra – secondo l’antico spirito celtico dell’anam cara, anima amica in gaelico, che dona alla coppia reciproco amore eterno e rispetto.
La rosa rossa è il simbolo per antonomasia dell’amore passionale. Gli sposi si donano reciprocamente un bocciolo, collocandoli in un vaso comune, a simboleggiare l’unione di due anime.
Simile al rito della sabbia, gli sposi hanno un bicchiere con acque di diverso colore, che versano poi in un recipiente unico, così che le tonalità si mischino, proprio come le loro anime e i loro cuori.
In una scatola vengono poste due bottiglie di vino e delle frasi d’amore. Solo al raggiungimento del decimo anniversario gli sposi potranno aprirla. Perché l’amore vero è come il vino buono: invecchiando migliora.
Alla fine del rito di matrimonio, gli sposi possono scambiarsi le promesse, ovvero degli impegni reciproci che promettono di mantenere pubblicamente, un momento di solito molto intimo e toccante. Allo stesso modo, è possibile anche leggere un testo che riguardi il matrimonio, all’inizio o a chiusura della cerimonia. Qui, qualche suggerimento.
“Allora Almitra di nuovo parlò e disse: Che cos’è il Matrimonio, maestro? E lui rispose dicendo: Voi siete nati insieme e insieme starete per sempre. Sarete insieme quando le bianche ali della morte disperderanno i vostri giorni. E insieme nella silenziosa memoria di dio. Ma vi sia spazio nella vostra unione. E tra voi danzino i venti dei cieli.
Amatevi l’un l’altro, ma non fatene una prigione d’amore: piuttosto vi sia un moto di mare tra le sponde delle vostre anime. Riempitevi l’un l’altro le coppe, ma non bevete da un’unica coppa. Datevi sostentamento reciproco, ma non mangiate dello stesso pane. Cantate e danzate insieme e state allegri, ma ognuno di voi sia solo, come sole sono le corde del liuto, benché vibrino di musica uguale. Donatevi il cuore, ma l’uno non sia di rifugio all’altro, poiché solo la mano della vita può contenere i vostri cuori. E siate uniti, ma non troppo vicini; le colonne del tempio si ergono distanti, e la quercia e il cipresso non crescono l’una all’ombra dell’altro.”
“Adesso non sentirete la pioggia, poiché sarete riparo l’uno per l’altra. Non sentirete più freddo, poiché vi riscalderete l’un l’altra. Non ci sarà più solitudine, poiché sarete compagni l’uno per l’altra. Adesso siete due persone, ma c’è una sola vita davanti a voi. Che la bellezza vi circondi nel viaggio davanti e attraverso gli anni, che la felicità diventi il vostro compagno fino al posto dove il fiume incontra il sole. E che i vostri giorni insieme siano buoni e lunghi su questa terra.
Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l’ho ancora detto.
Charles S. Lawrence:
Nel silenzio della notte
io ho scelto te.
Nello splendore del firmamento,
io ho scelto te.
Nell’incanto dell’aurora,
io ho scelto te.
Nelle bufere più tormentose,
io ho scelto te.
Nell’arsura più arida,
io ho scelto te.
Nella buona e nella cattiva sorte,
io ho scelto te.
Nella gioia e nel dolore,
io ho scelto te.
Nel cuore del mio cuore,
io ho scelto te.
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