State organizzando il matrimonio? Avete già pensato a tutti i documenti necessari per sposarsi?
Organizzare un matrimonio non è solo stressante, è anche stimolante e divertente. Contattare la location, allestirla come si è sempre sognato, poi scegliere l’abito da sposa… Momenti unici e indimenticabili sì, ma non dimenticatevi la burocrazia.

Che lo facciate in chiesa o in comune, per sposarvi occorrono dei documenti precisi. Non preoccupatevi, i documenti necessari per sposarsi non sono molti e, dopo l’introduzione dell’autocertificazione, le procedure si sono semplificate. L’iter di solito richiede 3 mesi, ma possono essere necessari documenti particolari, soprattutto se il desiderio è quello di sposarsi in una città o una parrocchia diverse dalle proprie, pertanto, è bene cominciare a pensarci da subito.

Oggi vogliamo quindi presentarvi una breve guida, per tenere a mente l’aspetto aspetto burocratico del matrimonio (dopodichè, vi invitiamo a fare riferimento agli uffici di competenza).
NB: i documenti necessari per sposarsi, sia del comune, sia della chiesa, hanno validità di 6 mesi.

Per il rito religioso

Se vi sposate in chiesa, dovete essere in regola con tutti i sacramenti: al parroco dovrete consegnare inizialmente i certificati di Battesimo e di Cresima, se vi sposate in una parrocchia diversa dalla vostra. A seguire, sarà celebrato il consenso, dopo il quale verranno affisse le Pubblicazioni, nella Parrocchia di entrambi gli sposi.
A cosa servono le pubblicazioni?
Un tempo esse occorrevano per informare la cittadinanza dell’unione dei due nubendi e, se qualcuno era a conoscenza di qualche impedimento formale o di condizioni non consone al matrimonio (uno dei due era già sposato, figli illegittimi…), poteva recarsi in parrocchia o in Comune e bloccare le nozze. Oggi servono, perlopiù, per dire alla comunità che ci si sta per sposare.
Un altro documento da consegnare in Parrocchia è l’attestato di frequenza del corso pre-matrimoniale, percorso importante e spirituale, per approcciarsi correttamente alla vita matrimoniale.

Infine, ricordate: se desiderate sposarvi in una parrocchia diversa dalla vostra, è necessario ottenere il cosiddetto Stato dei documenti, ovvero una sorta di attestato rilasciato dalle vostre parrocchie, da consegnare al parroco della chiesa dove vi sposate.

Per il rito civile

I documenti necessari per sposarsi richiesti in Comune, sono di meno rispetto a quelli richiesti in chiesa. Basta recarsi presso l’ufficio preposto, con un documento di identità valido, per verificare la presenza dell’atto di nascita e del certificato contestuale, con le informazioni anagrafiche necessarie. Anche qui è richiesto il Consenso, una procedura con la quale si registra la volontà reciproca degli sposi di unirsi in matrimonio. Al Consenso si posso presentare i due nubendi, anche senza i testimoni.
A questo punto, il Comune affigge le pubblicazioni.

Per gli stranieri che vogliono sposarsi in Italia

Sono sempre di più gli stranieri che scelgono il nostro Paese come meta, per matrimoni da favola.
Occorrono però documenti precisi per le nozze o anche solo il giuramento (per il quale non è richiesto il permesso di soggiorno): il passaporto valido; il nulla osta rilasciato dal Consolato (o Ambasciata), con firma autenticata in Prefettura, nel caso in cui il Paese di origine non sia un membro dell’Unione Europea.
Infine, se residenti in Italia, i certificati di stato libero e di residenza.
Se desiderate sposarvi in chiesa con rito concordatario, è necessario che vi informiate dal parroco su quali documenti recuperare per la cerimonia.

NB: Per i rifugiati è obbligatorio il nulla osta rilasciato dall’A.C.N.U.R. (l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati).

Foto copertina di wendel moretti